La geografia del buio
È una stanza dipinta di nero
Un mare d'ansia dove annega il pensiero
Io ti parlavo ma in realtà̀ non c'ero
La geografia del buio
I consigli poi ti servono a zero
Fino a che il falso si sovrappone al vero
Fino a che il piombo copre tutto il cielo
Ed è facile caderci dentro
Più̀ di quello che pensi
Basta un movimento
Sbagliato
Per toglierti il fiato
È come camminare nel labirinto bendato
Senza trovare l'uscita
Cercare di dare una spiegazione a tutto in questa vita
Che alla fine per intero non può̀ essere capita
Ma poi
La promessa dell'alba
Si fa più̀ vicina
E il buio si scambia con la luce della mattina
Fra noi
L'ansia che diventa adrenalina
Il nero che si trasforma in acqua marina
La nebbia si dirada
E si intravede la riva
E mi dicevi tutto passa
Io ti chiedevo “Quando passa davvero?”
E non è uscito ancora il binario del treno
Per portarci via da questo peso
E io che non ricordo più̀ la leggerezza
Di un discorso scemo
Di ridere per niente
Di fregarmene un po' meno
Di vedere ancora questo bicchiere un po' più̀ pieno
Perché́ è pericoloso, sai, parlare del futuro
Come quando splende il sole e dopo viene giù̀ un diluvio
Perché́ non basterebbero cent'anni di studio
Per orientarsi nella geografia del buio
Ma poi
La promessa dell'alba
Si fa più̀ vicina
E il buio si scambia con la luce della mattina
Fra noi
L'ansia che diventa adrenalina
Il nero che si trasforma in acqua marina
La nebbia si dirada
E si intravede la riva
E non è un caso
E non è colpa mia
Che la materia che si studia meno a scuola
È la geografia
E non è un caso
E non è colpa mia
Che la materia che poi si conosce meno
È la geografia
È una stanza dipinta di nero
Un mare d'ansia dove annega il pensiero
Io ti parlavo ma in realtà̀ non c'ero
La geografia del buio
I consigli poi ti servono a zero
Fino a che il falso si sovrappone al vero
Fino a che il piombo copre tutto il cielo
Ed è facile caderci dentro
Più̀ di quello che pensi
Basta un movimento
Sbagliato
Per toglierti il fiato
È come camminare nel labirinto bendato
Senza trovare l'uscita
Cercare di dare una spiegazione a tutto in questa vita
Che alla fine per intero non può̀ essere capita
Ma poi
La promessa dell'alba
Si fa più̀ vicina
E il buio si scambia con la luce della mattina
Fra noi
L'ansia che diventa adrenalina
Il nero che si trasforma in acqua marina
La nebbia si dirada
E si intravede la riva
E mi dicevi tutto passa
Io ti chiedevo “Quando passa davvero?”
E non è uscito ancora il binario del treno
Per portarci via da questo peso
E io che non ricordo più̀ la leggerezza
Di un discorso scemo
Di ridere per niente
Di fregarmene un po' meno
Di vedere ancora questo bicchiere un po' più̀ pieno
Perché́ è pericoloso, sai, parlare del futuro
Come quando splende il sole e dopo viene giù̀ un diluvio
Perché́ non basterebbero cent'anni di studio
Per orientarsi nella geografia del buio
Ma poi
La promessa dell'alba
Si fa più̀ vicina
E il buio si scambia con la luce della mattina
Fra noi
L'ansia che diventa adrenalina
Il nero che si trasforma in acqua marina
La nebbia si dirada
E si intravede la riva
E non è un caso
E non è colpa mia
Che la materia che si studia meno a scuola
È la geografia
E non è un caso
E non è colpa mia
Che la materia che poi si conosce meno
È la geografia