Ieri ho guadagnato ma
Ora non so più rifarli
Dal monte carichi si va
Diretti al Monte di Carlo
Io questo business qua
Non so mica come lo si fa
E lo monto e vive nel (?)
Cado direttamente al Monte di pietà
Niente di personale
Esito: perdonare
Ma secondo me
Ti stai pippando il talco mentolato
Tira di rado quella mano, saluto romano
Non è facile lavorare
Con le parole che rimano
E magari ti offendi
E magari anche io, e me ne vado al Tropico
Quasi quasi è realizzabile
Quasi quasi è utropico
Resto in testo in sofferenza
Ma che fai? tu soffri gratis
Sе se ne accorge Spotify
Minchia, sе n'è accorto, siamo rovinati
Andiamo dall'analista
Paghiamo quanto meno 100 euro
Per farci guardare quasi dentro
E sentirti dire: "Sei un inetto"
Se è per quello, per esempio, costa molto meno un biglietto
Per l'Italia antica, e ti fa lo stesso identico effetto
L'Italia sono delle regioni
Con un accento a volte marcato
Mariti a volte violenti
E molta musica a buon mercato
Si sa, la discografia è in discesa
Io attendo la ripresa
E brucio i legni della chiesa
Per scaldarmi nell'attesa
Di un ritorno alle origini
Alle copie originali
Nel frattempo mi accontento di complimenti orogenitali
Conservando un brutto aspetto
Perché, come ho detto, appunto aspetto
Le grandi occasioni dormendo su un piccolissimo divano letto
Nemo propheta in patria
Come Gulliver
Come il Papa
Io ho la residenza in una sauna
Isolata tipo razza sarda
E non è una coincidenza
Senza sauna anch’io sarei finito male
Come Firenze se malauguratamente
Fosse rimasta capitale
Firmare un contratto con lo Stato
Lo so, sono stato incauto
Sono stato male consigliato
Ero solo, ero appena nato
In accappatoio colorato
Concentrato a non cadere folgorato dal phon nel dimenticatoio
Come Simon Lebon
(?)
Tempi in cui mi fidavo ancora dell'opinione pubblica
Fortuna che dopo aver visto entrare un razzo nella classe
Sono uno che dubita
Della musica
Musica, io non ti sposo
Sei ubriaca fradicia
E in più mi picchi
E quando piove mi costringi a dormire in macchina
Ma la macchina non ce l'ho
E non c'è nemmeno un bel cielo
Alla (?) gelo
Dio gettami giù il tuo sacco a pelo
No, non le cinture di castit-ahia
Okay, se non sai che fartene
Però piuttosto liberami da chi si tatua il nome del cantante e del partner
A meno che non faccia entrambe le cose scrivendosi addosso Dargen
Tutte queste brutte canzoni in Paradiso come ci sono entrate?
Ci vuole coraggio
Che fa sembrare un giochetto guidare a Indianapolis
Che, in effetti, è un giochetto
Se sei abituato a guidare in India e a Napoli
Ieri ho guadagnato ma
Ora non so più rifarli
Dal monte carichi si va
Diretti al Monte di Carlo
Io questo business qua
Non so mica come lo si fa
E lo monto e vive nel (?)
Cado direttamente al Monte di pietà
Ora non so più rifarli
Dal monte carichi si va
Diretti al Monte di Carlo
Io questo business qua
Non so mica come lo si fa
E lo monto e vive nel (?)
Cado direttamente al Monte di pietà
Niente di personale
Esito: perdonare
Ma secondo me
Ti stai pippando il talco mentolato
Tira di rado quella mano, saluto romano
Non è facile lavorare
Con le parole che rimano
E magari ti offendi
E magari anche io, e me ne vado al Tropico
Quasi quasi è realizzabile
Quasi quasi è utropico
Resto in testo in sofferenza
Ma che fai? tu soffri gratis
Sе se ne accorge Spotify
Minchia, sе n'è accorto, siamo rovinati
Andiamo dall'analista
Paghiamo quanto meno 100 euro
Per farci guardare quasi dentro
E sentirti dire: "Sei un inetto"
Se è per quello, per esempio, costa molto meno un biglietto
Per l'Italia antica, e ti fa lo stesso identico effetto
L'Italia sono delle regioni
Con un accento a volte marcato
Mariti a volte violenti
E molta musica a buon mercato
Si sa, la discografia è in discesa
Io attendo la ripresa
E brucio i legni della chiesa
Per scaldarmi nell'attesa
Di un ritorno alle origini
Alle copie originali
Nel frattempo mi accontento di complimenti orogenitali
Conservando un brutto aspetto
Perché, come ho detto, appunto aspetto
Le grandi occasioni dormendo su un piccolissimo divano letto
Nemo propheta in patria
Come Gulliver
Come il Papa
Io ho la residenza in una sauna
Isolata tipo razza sarda
E non è una coincidenza
Senza sauna anch’io sarei finito male
Come Firenze se malauguratamente
Fosse rimasta capitale
Firmare un contratto con lo Stato
Lo so, sono stato incauto
Sono stato male consigliato
Ero solo, ero appena nato
In accappatoio colorato
Concentrato a non cadere folgorato dal phon nel dimenticatoio
Come Simon Lebon
(?)
Tempi in cui mi fidavo ancora dell'opinione pubblica
Fortuna che dopo aver visto entrare un razzo nella classe
Sono uno che dubita
Della musica
Musica, io non ti sposo
Sei ubriaca fradicia
E in più mi picchi
E quando piove mi costringi a dormire in macchina
Ma la macchina non ce l'ho
E non c'è nemmeno un bel cielo
Alla (?) gelo
Dio gettami giù il tuo sacco a pelo
No, non le cinture di castit-ahia
Okay, se non sai che fartene
Però piuttosto liberami da chi si tatua il nome del cantante e del partner
A meno che non faccia entrambe le cose scrivendosi addosso Dargen
Tutte queste brutte canzoni in Paradiso come ci sono entrate?
Ci vuole coraggio
Che fa sembrare un giochetto guidare a Indianapolis
Che, in effetti, è un giochetto
Se sei abituato a guidare in India e a Napoli
Ieri ho guadagnato ma
Ora non so più rifarli
Dal monte carichi si va
Diretti al Monte di Carlo
Io questo business qua
Non so mica come lo si fa
E lo monto e vive nel (?)
Cado direttamente al Monte di pietà