Salv Army III paroles

Dargen D'Amico

Schiaccio un pisolo, quando mi riprendo mi faccio la barba con acqua di seconda mano.

Poi mi stendo e partorisco vers-si, bocca fabbrica words-s, primula, guai a chi me la tocca,
chi mi cuce le labbra m'infibula.
Mind sex, mangio in testa, soul food e m'illudo che sia una vita sana, ho i cetrioli in faccia.
Mi basta metà tisana per scoprirmi metafisico,
come quando affaccia l'estate e giro a petto nudo in spiaggia.

Cambia il tempo e io non faccio in tempo a dare il massimo perchè ho metafore come parentesi che scassino e non chiudo, Zazà, ti lascio il tempo di capire le ultime e riparto da qua, dove scendo a metà tra conscious rap e rap folie, bizzare, Dargen Geidi: D&G.
Le poche marche che conosco è perchè tengo le rime e i soldi nelle scatole delle scarpe e il resto tutto in una borsa. Metterei ordine ma non ho tempo nè forza: metà giornata resto shanti, Ghandi, medito, l'altra metà la dedico a voi
che fate i banditi a Milano come Nanni Loi e volete i rap combat con JD, the wall, all-black.

Ogni uagnone fall back.
E se mi sono contraddetto è perchè non credo a una sola parola tra tutte quelle che ho detto.