La Mia Testa Prima Di Me lyrics

Dargen D'Amico

Venerdì mattina lascio le pantofole sul calorifero
Così che quando torno a casa venerdì pomeriggio
Le indosso, mi rilasso e ascolto jazz
Soltanto dischi che vanno dal ’50 al ’60
Racchiudo in cuffia il clima e vivo fino a sera, il tempo vola
Mi preparo la cena così tardi che potrebbe essere la prima colazione
Custodisco in uno scrigno i cerchi di vinile
Come cerchi d’oro in testa ai santi
Mi dimentico di averne così tanti
E ogni volta mi stupisco
Preso dalla gioia parodizzo Tchaikovsky, morte del cigno
Salto per la casa, cuffie anche in bagno con le cuffie agli infrarossi
Quando si fa tardi
Decido di aprire l’aperitivo con Bacardi e anacardi

Un ragazzo che vende case alla prima settimana
Un ragazzo che vende case alla prima settimana
Un ragazzo che vende case alla prima settimana di lavoro
Un ragazzo che vende case alla prima settimana
Un ragazzo che vende case alla prima settimana
Un ragazzo che vende case alla prima settimana di lavoro

Venero il venerdì e metto sandali
E veste come il Mahatma Gandhi
Mi traccio un’aura sacra intorno
Chi affittava la mia testa prima di me amava i fiori
Mi tappezzo le orecchie con le rose rimaste
Passanti alla finestra, namaste
Gira in sandali e veste come il Mahatma Gandhi
Mi ripeto a furia di rimandi
Come il lato B del mio 45 giri preferito
Da sempre preferisco il lato B di un disco
Perché si sa i lati A sono come i socialisti, i più venduti
Tutti già sentiti e già visti
Inutili al fine di un venerdì come si deve
Piuttosto ovatto le finestre con tende spesse
E ascolto il velluto dei polpastrelli sul cristallo quando si beve

Un ragazzo che vende case alla prima settimana
Un ragazzo che vende case alla prima settimana
Un ragazzo che vende case alla prima settimana di lavoro
Un ragazzo che vende case alla prima settimana
Un ragazzo che vende case alla prima settimana
Un ragazzo che vende case alla prima settimana di lavoro

A furia di sfogliare copertine mi screpolo le mani
Come braccianti russi di inizio scorso secolo
Qualche copertina è ingiallita
Come le dita di una fumatrice incallita
Mi diverto a immaginare il Mississippi in bianco e nero
L’ultimo che si tuffa offre un whisky al pianista
Mi tuffo tra i primi tre per non sentirmi straniero
Serate di gala a casa da solo
Mi vesto tutto bianco come il judo
Tutto nero come un somalo nudo
Bastone e fiore all’occhiello come il primo della classe
Per un professore prossimo alla pensione
Da solo perdo il senso del tempo come al polo
Scorro i titoli col dito sul retro
E a fine mese spendo il mio stipendio in dischi
Mani bucate come Padre Pio

Un ragazzo che vende case alla prima settimana
Un ragazzo che vende case alla prima settimana
Un ragazzo che vende case alla prima settimana di lavoro
Un ragazzo che vende case alla prima settimana
Un ragazzo che vende case alla prima settimana
Un ragazzo che vende case alla prima settimana di lavoro